Brunico, località del Trentino-Alto Adige, è una cittadina particolarmente vivace e ricca di spunti. Frequentata da sciatori e più in generale dagli amanti della montagna, Brunico offre molto anche a chi, come noi, non ha una vera e propria passione per le lunghe camminate o per le piste di neve battuta. Ecco tutto ciò che potete visitare in città in 10 imperdibili mete…
Se avete deciso di trascorrere le vostre vacanze a Brunico, la storica e piacevole cittadina dell’Alto Adige (o del Südtirol), ecco 10 suggerimenti per non restare immobili in una località che richiede un certo dinamismo…
1.Cenare all’Agnello Bianco
Iniziamo dalla fine, dalla sera, quando avrete voglia di mangiare qualcosa di tipico e di sostanzioso. Ci sono molti ristoranti e trattorie nei dintorni di Brunico, ma solo al Weißes Lamm troverete tutto ciò che cercate senza uscire dalla piccola cittadina. Il Weißes Lamm che in italiano diventa l’Agnello Bianco, è un locale storico, ben gestito, caldo e accogliente: caldo anche perché ogni sala da pranzo ha la sua Stuben, la tradizionale stufa tirolese rivestita in maiolica.
La famiglia Piffrader che gestisce il locale, offre i saporiti piatti della tradizione tirolese a prezzi decisamente accettabili: in fondo, il motto del ristorante è “il buon cibo dovrebbe essere un diritto, non un privilegio”. Per non sbagliare e per mettere alla prova la vostra voracità, provate lo stinco di maiale che è il piatto più richiesto e più fieramente offerto. Il locale si trova in via Stuck al numero 5, a due passi dal corso principale di Brunico.
2.Visitare il cimitero di guerra
Dal castello di Brunico, un lungo ponticello sospeso porta direttamente al cimitero militare austro-ungarico (in tedesco Soldatenfriedhof Bruneck o Waldfriedhof Bruneck). Il cimitero è posto sul pendio del colle denominato Kühbergl. Raggiungerlo è semplice e la sua posizione immersa nel bosco lo rende particolarmente suggestivo.
Il cimitero ospita prevalentemente i caduti dell’esercito austro-ungarico che “noi” italiani impegnammo in un logorante conflitto lungo i confini nord orientali ai tempi della Grande Guerra. Furono sepolti a Brunico perché vi si stabilirono tre ospedali militari per la cura dei feriti delle battaglie dolomitiche. Poiché in molti morirono nei lazzaretti si decise di realizzare un ampio cimitero a loro dedicato scegliendo come localizzazione le pendici del Kühbergl. Inizialmente il cimitero ospitava anche i caduti italiani, poi, nel 1932, le loro salme vennero tradotte nel nuovo sacrario militare di Pocol nei pressi di Cortina d’Ampezzo.
Osservando con attenzione le tombe, si può notare la presenza della croce latina dei cattolici e dei protestanti, delle croci ortodosse, delle stelle ebraiche e delle mezzelune islamiche: queste ultime, in particolare, indicanti la sepoltura dei militari bosniaci. Si tratta di un cimitero inter-etnico e interconfessionale così come lo era l’impero austro-ungarico. Eh, l’impero austro-ungarico…
3.Passeggiare lungo la discesa della mucca
Raggiunto il cimitero austro-ungarico, due sentieri portano rispettivamente alla località di Riscone e in cima al colle Kühbergl (letteralmente Discesa della Mucca). Suggeriamo di percorrere il secondo sentiero che offre la possibilità di passeggiare placidamente e per circa quaranta minuti, immersi nel verde del silenzioso bosco. Lungo il percorso si attraversa un’area pianeggiante dove due laghetti e alcune panchine consentono di fare una piacevole sosta.
Il punto di arrivo del sentiero coincide con la cima del colle ed è contrassegnato da un pilastro in pietra riportante un’iscrizione in lingua germanica. Questo luogo ha anche un nome: Kaiserwarte o Attesa dell’Imperatore. Pilastro e denominazione seguirono la visita dell’Imperatore Francesco Giuseppe I che dal 16 a 21 settembre 1886 soggiornò a Brunico per ispezionare le truppe austro-ungariche durante le manovre generali di combattimento (le Kaisermanöver). L’ispezione venne fatta osservando la vallata proprio dalla cima della collina brunicense.
4.Shopping compulsivo
Mentre voi state meditando su Francesco Giuseppe e più in generale sui fasti dell’Impero Austroungarico, la vostra compagna di viaggio sarà già stata calamitata dai molti negozi che animano il corso principale di Brunico, la Stadtgasse. Qui si può approfittare di una fitta serie di proposte, una più attraente dell’altra.
Il primo suggerimento è di soffermarvi da Acherer che trovate lungo il corso pedonale Stadtgasse o Via Centrale. Acherer è una pasticceria ed è anche una fioreria. Un’idea originale che richiede una sosta, magari per farvi preparare una confezione di cioccolatini che potrete scegliere tra infinite varietà (il costo di una gustosissima e ben presentata confezione regalo è di 9,99 euro).
Noterete una certa frenesia da parte dei turisti nell’accaparrare un bottino quanto più cospicuo possibile di specialità del luogo. Il territorio, infatti, ha numerosi prodotti tipici che sono presentati con cura e dedizione: difficile resistere. Speck, gulasch, sali aromatici, marmellate, aceti, prodotti lattiero-caseari, infusi, farine, vini, mostarde, cioccolate, strudel, sono solo alcune tra le specialità più richieste.
Lungo la Stadtgasse troverete tre negozi dedicati alle specialità made in Südtirol. Tra questi, vi suggerisco la gastronomia Harpf che offre anche una ricca selezione di vini e birre tirolesi. I prezzi non sono proprio d’occasione, ma la varietà e la qualità dell’offerta giustificano un piccolo sacrificio.
Se la gastronomia tirolese vi ha conquistati e se deciderete di fare una spesa senza troppo guardare i cartellini dei prezzi, potete approfittare anche di Pur, un minimarket che presenta il meglio delle produzioni locali con un’esposizione particolarmente attraente. Da Pur potete anche fermarvi per un gustoso pranzo presso il ristorantino interno. Lo trovate a quattro passi dal corso pedonale, in Via Duca Sigismondo 4.
Tornando nella Stadtgasse, fate molta attenzione ai due punti vendita che portano l’insegna Maximilian. Frequentatissimi e maledettamente ben assortiti, i negozi sono l’indiscusso riferimento per chi volesse acquistare un abito, una borsa o un paio di scarpe alla moda, magari approfittando dei saldi che a Brunico sono particolarmente vantaggiosi…
L’ultima novità nel piccolo centro cittadino è il negozio e galleria d’arte Variatio. Qui potete trovare complementi d’arredo, abiti, gioielli e accessori esclusivamente made in Tirol. Prodotti originali, curiosi, artistici, ben disegnati e realizzati in modo ineccepibile sono proposti in uno spazio che comprende anche una galleria dove sono proposte mostre d’arte, letture, installazioni, performance e incontri. I prezzi sono adeguati alla qualità dell’offerta. Trovate il negozio in Via Ragen di Sopra al numero 12 e facendo attenzione allo stretto passaggio che vi condurrà all’ingresso.
5.Conoscere lo speck
Nel corso pedonale della città, la Stadtgasse, sorge il primo museo dello speck al mondo, lo Speckmuseum. In realtà, si tratta di un semplice negozio che offre una vasta presentazione della famosa specialità della salumeria sud-tirolese dove è anche consentita la curiosa esperienza di addentrarsi in insospettabili aree sotterranee e di apprendere, chiacchierando con il personale, i segreti di un prodotto molto gustoso.
Se non avete alcuna pratica del preparato tirolese, sappiate che consiste in un prosciutto crudo, disossato e lievemente affumicato, che è il prodotto tipico più apprezzato del territorio altoatesino e che è pericolosamente buono!
6.Assaggiare delle torte squisite
Dove si possono mangiare le torte più gustose di Brunico? La risposta è univoca: presso la pasticceria Stadt Café che si trova anch’essa nella Stadtgasse al numero 26. Il locale è un po’ datato e il servizio non eccelle in cortesia, ma poco importa, se volete assaporare una squisita torta Sacher oppure una memorabile torta Linzer è li che dovrete andare…
7.Visitare il museo MMM Ripa
L’interno del castello di Brunico ospita uno dei sei musei che portano la firma dell’alpinista di fama internazionale Reinhold Messner. In questo caso, il tema è quello dei popoli della montagna. Il museo, denominato Messner Mountain Museum Ripa, è stato inaugurato nel 2011 e consente di conoscere da vicino usi e costumi dei popoli di montagna che abitano le aree più impervie del mondo: tra questi i Touareg, i Massai, i Mongoli, gli Sherpa, i Turkmeni, i Beduini e i Walser.
La mostra è coinvolgente e multi-sensoriale comprendendo proiezioni di filmati, musica di sottofondo e persino l’emanazione di profumi. Oltre alla mostra, si possono visitare le stanze vescovili: il castello, infatti, in antichità, è stato per lungo tempo la residenza dei vescovi di Brunico. Sarà infine possibile salire nella cima del mastio (la torre principale dei castelli medioevali) per raggiungere un invidiabile punto panoramico che domina la città e la vicina Valle Aurina. Perché si chiama Ripa? In lingua tibetana “ri” sta per montagna e “pa” per uomo. Per approfondire, cliccate qui.
8.Conoscere un monumento decisamente problematico
Una statua che rappresenta il mezzobusto di un alpino è diventata uno dei simboli più controversi del complicato percorso storico del territorio sud-tirolese. Il monumento è insignificante sia per qualità artistica che per dimensione, ma ha ricevuto così tante attenzioni, offese, difese e veri e propri attacchi che non c’è da stupirsi se in tutto il resto del territorio non si trovano altre statue riferite alla storia moderna del Sud Tirolo.
Leggere la cronologia del modesto monumento è il modo ideale per conoscere i vari passaggi storici e politici del Sud Tirolo, terra che non nasconde una certa irrequietezza e una radicata e diffusa ostinazione nel voler conservare la propria autonomia. Lo trovate all’angolo tra via Dante Alighieri e Via Stuck. Per approfondire cliccate qui.
9.Fare un salto in biblioteca
Ci sono molte ragioni per entrare nella biblioteca di Brunico. La prima è che si tratta di un’architettura particolarmente interessante: moderna, ma senza eccessi e studiata con intelligenza per offrire uno spazio accogliente, originale e rilassante. Un altro motivo è che al suo interno viene voglia di leggere, oppure di scrivere così come sto facendo io proprio ora… Sarà possibile anche approfittare della ampia terrazza che dal quarto piano offre una magnifica vista su Brunico e sulle montagne che la circondano.
Ci sono delle comode poltroncine che possono essere orientate verso le vetrate, c’è la curiosa e altissima pila di fogli posta verticalmente al centro della tromba delle scale e che porta nel fianco l’indicazione del piano raggiunto, ci sono interessanti edizioni dedicate all’arte, alla cucina e alla storia e c’è un silenzio tombale perché, anche qui, il proverbiale rispetto delle regole degli alto atesini è ben rappresentato. La biblioteca ha anche un nome originale e fantasioso: Librika.
10.Visitare la Chiesa di Santa Maria Assunta
La più imponente tra le chiese brunicensi è la Chiesa di Santa Maria Assunta inizialmente edificata nel sedicesimo secolo in stile gotico, poi, nel secolo successivo riedificata in stile classicheggiante e infine, a metà del diciannovesimo secolo, ristrutturata in stile neoromanico. Nelle sue adiacenze è ospitato il cimitero comunale dove si trovano molti stemmi e lapidi delle famiglie nobili di Brunico.
All’interno la chiesa è a navata unica con abside circolare, su ciascuna parete laterale si aprono due grandi bifore sotto alle quali vi sono altrettanti altari con al centro splendidi affreschi. Il soffitto a volta a crociera è anch’esso totalmente affrescato per opera del tirolese Georg Mader (1824-1881). Altra opera di rilievo è il Crocifisso di Pacher che porta il nome del suo autore, l’artista Michael Pacher considerato uno dei maestri più importanti del Quattrocento austriaco. L’organo è il più grande dell’Alto Adige.
Quelle che vi ho proposto sono 10 mete per visitare e conoscere la piacevole località di Brunico. Non è tutto, ma quanto basterà per vivere la località montana da insider…
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