Itinerario in Provenza (parte II)

Lasciata l’Alta Provenza, seguendo il nostro itinerario (leggete anche la prima parte), scenderemo a Arles e poi andremo nella Camargue dove, non senza qualche delusione, faremo delle magnifiche scoperte. Non dimenticheremo di visitare Marsiglia e, infine, raggiungeremo un villaggio tra i più suggestivi del paese. La sola incognita sarà se riusciremo o meno a vedere i fenicotteri rosa nell’intento di incontrarli al di fuori del parco ornitologico (così, infatti, sarebbe troppo facile). Scoprite come è andata a finire e tutte le altre mete del nostro itinerario in Provenza…

Il ritorno, da Arles ai villaggi della Costa Azzurra

1 Arles

Vivace, accogliente, ricca di storia e sosta d’obbligo per tutti gli appassionati di Vincent van Gogh, Arles merita in ogni caso una visita. Cosa fare in città? Seguire le orme dello straordinario pittore olandese che visse a Arles solamente un anno e mezzo (1888-1889), ma durante il periodo più prolifico della sua produzione, visitare le antiche rovine dei monumenti romani (l’Anfiteatro, il Teatro antico, le Terme di Costantino, la necropoli degli Alyscamps) e, sopratutto, passeggiare indisturbati tra i meravigliosi vicoli del quartiere La Roquette. Non è tutto, ma sarà già ora di soffermarsi in uno dei molti locali all’aperto per partecipare alla animata vita di una città che è sopratutto vivace e accogliente

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Vincent van Gogh realizzò circa 300 dipinti a Arles. In città, nei luoghi che hanno ispirato le sue opere, sono stati installati pannelli con la riproduzione del relativo quadro: troverete, tra gli altri, Il caffè di notte presso il Le Café La NuitLa notte stellata presso il molo sul fiume Rodano, Il giardino del manicomio presso l’attuale Espace Van Gogh, Il ponte di Langlois presso l’omonimo ponte (nei dintorni della città) e altri luoghi emblematici non solo dell’esperienza artistica, ma anche delle inquietudini di van Gogh che nell’automutilazione dell’orecchio (avvenuta qui a Arles il 23 dicembre 1888) trovarono l’episodio simbolo.

2 Aigues-Mortes

Entriamo nel parco naturale della Camargue per scoprire la suggestiva località di Aigues-Mortes (Acque Morte) che ci offrirà l’inedita esperienza di una magnifica passeggiata sugli antichi bastioni (XIII Sec.) della fortificazione che tutt’oggi racchiude per intero il centro storico formando un parallelepipedo percorribile lungo tutti i suoi 1634 metri (ingresso euro 8,00). Saliamo anche sulla possente Torre Costanza sentendoci ben protetti da ogni possibile attacco grazie al cospicuo spessore di 6 metri delle sue pareti. Dai bastioni avremo una invidiabile vista sulle celebri e storiche saline poste sulla pianura umida ai margini degli stagni della Camargue. La straordinaria storia della città perfettamente documentata dalla sua architettura e l’animato centro storico, renderanno Aigues-Mortes una magnifica meta per ciascun itinerario della Provenza.

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3 Il parco ornitologico di Pont de GauSaintes Maries de la Mer

Se rimarrete poco tempo nella Camargue, visitate il parco ornitologico di Pont de Gau (ingresso euro 7,00) dove vi aspettano, tra gli altri, i famosi fenicotteri rosa. A questo punto, sarete prossimi a Saintes-Maries-de-la-Mer, località del tutto insignificante e pertanto trascurabile (chiaramente secondo la nostra sindacabilissima opinione). L’eredità di luogo simbolo della religiosità delle popolazioni nomadi europee (tutt’oggi ambito luogo di pellegrinaggio per i Gitani) è circoscritta alla pregevole chiesa della città, la Eglise des Stes-Maries, dove è conservata la statua della patrona Sara la Kali (Sara la Nera). Solo il panorama offerto dal tetto dell’edificio religioso (9.00-18.00, ingresso dall’esterno) rappresenta una valida ragione per raggiungere la località marina che per il resto è un semplice immenso bazar a cielo aperto…

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4 La Camargue orientale

Vi suggeriamo di dedicare un’intera giornata all’esplorazione della Camargue orientale seguendo un tragitto che vi offrirà panorami suggestivi e, forse, qualche ambito incontro faunistico. Passerete per La Capelière dove troverete un centro informazione sui sentieri della Camargue, ma sopratutto, da dove ha inizio un piccolo sentiero che segue le acque del bacino del Rodano nel punto dove è molto alta la probabilità di incontrare i fenicotteri rosa. Proprio qui, infatti, abbiamo finalmente compiuto la nostra missione! Proseguendo a sud, supererete la località Salin de Giraud per raggiungere il punto panoramico d’osservazione delle sue celebri saline. Si tratta delle saline più grandi d’Europa e incredibilmente caratterizzare da immensi specchi d’acqua di colore rosa. Scendendo ancora, nei pressi di Domaine de la Palissade, avrete ancora ottime chance di vedere gli ambiti stormi di fenicotteri. Proseguendo ulteriormente raggiungerete la nota (ma poco attraente) spiaggia sabbiosa di Piemanson

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Perché le acque e i fenicotteri sono rosa? Il colore rosa delle acque affioranti delle saline di Salin de Giraud è dato dalla presenza di rari microrganismi “alofili” o “alobatteri” che sopravvivono solo in condizioni di elevata concentrazione salina. Il loro colore rosso per la presenza di carotenoidi non solo “tinge” le acque, ma anche i fenicotteri che se ne nutrono abbondantemente.

5 Da Saline du Giraud a Port Saint Luis du Rhone

Ingiustamente sacrificate da tutte le guide turistiche, le due località di Saline du Giraud e Port Saint Luis du Rhone, se non una vera e propria visita, sicuramente meritano un passaggio. Oltre all’ottocentesco quartiere operaio della prima che ci ricorda la secolare attività di estrazione del sale e l’insolita architettura del faro-fortezza della seconda, proprio in queste località vi sarà possibile trovare con una certa facilità il luogo ideale per una invidiabile scorpacciata di pesce in compagnia esclusiva delle persone del luogo… Il transito da una città all’altra avviene attraversando il Rodano tramite il traghetto Bac du Barcarin (6,00 euro a tratta/auto).

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6 Marsiglia! 

Infinite sono le ragioni per inserire la città di Marsiglia nel vostro itinerario in Provenza. Se si tratterà di un semplice rendez-vous, vi consigliamo di dedicarvi alla sola (si fa per dire) centralissima area del Porto Vecchio dove, a breve distanza l’una dall’altra, troverete le principali attrazioni di una città che scoprirete essere non solo interessante, ma anche in grande fermento. Cosa visitare? L’imponente Cattedrale di Santa Maria Maggiore in stile neobizantino, il suggestivo e pittoresco quartiere Le Panier, La Vieille Charite, il moderno museo Mucem (euro 9,00) e la sua straordinaria architettura, i giardini e il lungomare in prossimità del Palais du Pharo e molto altro. All’uscita della città, non dimenticate di fare una sosta per entrare in uno degli edifici simbolo del lavoro e degli studi del progettista svizzero Le Corbusier, la seminale e controversa Unité d’Habitation (ingresso gratuito)…

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7.Parco nazionale delle Calanques

Da Marsiglia o da Cassis, potrete raggiungere le selvagge e spettacolari Calanques, le bianche scogliere che accolgono splendide callette dalle acque cristalline. Si tratta del luogo ideale per trascorrere una giornata al mare riparati dalla ricca vegetazione dell’area protetta. Le Calanque sono raggiungibili solo attraverso sentieri percorribili a piedi e della durata minima di 40 minuti (ma quelle più mozzafiato si raggiungono in due ore di camminata). Meglio dotarsi di scarpe adatte al trekking nei sentieri rocciosi e, mi raccomando, portate molta acqua con voi (almeno 2 litri a persona)… Da Marsiglia, iniziate il percorso partendo dai dintorni del quartiere di Luminy, da Cassis, invece, partite dal parcheggio pubblico (8 euro/giorno) lungo la Avenue des Calanques

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8 Èze

Un vero e proprio gioiello, un villaggio arroccato sui monti che direttamente si affaccia sul mare e, nella sommità, impreziosito da un incantevole giardino botanico dedicato alle piante grasse (ingresso 7,00 euro): si tratta di Èze che è anche il luogo ideale dove sostare per una pausa prima di rientrare in Italia. Nel piccolo centro, le antiche case in pietra poste lungo gli stretti e pittoreschi vicoli che qua e là si affacciano sull’Adriatico, ospitano, interessanti gallerie d’arte e offrono suggestive prospettive e contrasti cromatici con i ricchi addobbi floreali. Èze è a tal punto seducente che solo l’elevatissimo costo degli alloggi ci ha rimessi in auto per proseguire il rientro in Italia. Di questa località, scoprite anche l’antica presenza di Nietzsche, magari raggiungendola proprio tramite il sentiero a lui titolato…

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Termina qui il nostro itinerario in Provenza, un itinerario che, con tutte le necessarie omissioni e qualche eccesso di zelo, speriamo possa fornirvi qualche indicazione in più per arricchire il vostro futuro percorso nella magnifica regione francese. Se non lo avete già fatto, leggete anche la prima parte del nostro itinerario in Provenza e… Buon viaggio!


Tutte le fotografie sono state da noi realizzate nel corso del mese di giugno 2017
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14 pensieri su “Itinerario in Provenza (parte II)

    1. Ti ringrazio molto e sì, ti confermo che sono posti di notevole bellezza… Chissà se un giorno deciderai di andarci… Noi, certamente ci torneremo… A presto e grazie della tua visita!

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