La Tuscia laziale in 10 mete straordinarie

La regione storica della Tuscia che nell’uso moderno indica i territori dell’alto Lazio insieme a quelli confinanti di Toscana e Umbria è ricca di storia, arte, di mete affascinanti e di vere e proprie sorprese. Cosa visitare nella Tuscia laziale? Qui trovate 10 suggerimenti, ma fate attenzione ai consigli di visita che per ciascuno vi riportiamo. Buon viaggio!

1.Viterbo

Iniziamo dal capoluogo della Tuscia, Viterbo. La città laziale è di grande fascino con i suoi innumerevoli e dedalici vicoli, le sue infinite fontane e le chiese antiche. Viterbo è nota sopratutto come la Città dei Papi per il numero di pontefici che nel corso del medioevo vi hanno risieduto e per aver ospitato la sede del papato per oltre 20 anni (1257-1281). La visita dovrà comprendere il complesso del Palazzo dei Papi con l’annesso Duomo, la sala del conclave e la sacrestia il cui soffitto è decorato con insospettabile astuzia. Tra i quartieri medioevali, quello di San Pellegrino ha un fascino incomparabile ed è stato giudicato tra i più belli e ben conservati d’Europa. C’è altro? Si, molto altro, come, ad esempio, la Viterbo sotterranea…

Il nostro consiglio? Tra i vicoli, fate caso agli innumerevoli tabernacoli di strada. Non solo eloquente espressione della devozione dei viterbesi, ma spesso, veri e propri oggetti d’arte sacra.

2.Villa Lante (Bagnaia)

Ma dove è la villa? Non c’è! Al suo posto ci sono due casine simmetriche affiancate a un corso d’acqua che dopo aver compiuto tre gradoni attraverso uno spettacolare sistema di fontane e di giochi d’acqua, pacifica il proprio moto nella Fontana del Quadrato detta anche dei Mori. La cinquecentesca Villa Lante è sopratutto un magnifico giardino all’italiana ed è anche uno dei percorsi d’acqua più immaginifici e sorprendenti mai concepiti dall’uomo. Espressione del potere del cardinale Francesco Gambara, del genio creativo dell’architetto Jacopo Barozzi da Vignola e della perizia di Tommaso Ghinucci, specialista di architettura idraulica, la Villa è considerata una delle maggiori realizzazioni del Cinquecento italiano. I ricercatori dell’insolito troveranno massima soddisfazione di fronte alla Mensa del Cardinale, un tavolo in pietra dotato di un astuto sistema di refrigerazione delle bevande, e alla Fontana della Catena interamente definita da scultoree chele di granchio…

Il nostro consiglio? Dopo la visita alla villa, addentratevi nel borgo antico di Bagnaia, la piazzetta centrale è incantevole…

3.Civita di Bagnoregio

Tutte le cose belle hanno una fine. Anche lo straordinario borgo di Civita di Bagnoregio è destinato a morire, o almeno, così sancisce il suo appellativo di La città che muore. Precariamente poggiata sulla sommità di un colle nella Valle dei Calanchi, l’antica località è soggetta a smottamenti che lentamente e naturalmente ne erodono le fondamenta tufacee. Questione di tempo. Nel mentre, tuttavia, la piccola località posta al confine con l’Umbria rimane una delle destinazioni più sorprendenti della Tuscia e più in generale d’Italia. Chi la visiterà non potrà rinunciare a fotografarla dall’affaccio del Belvedere della Grotta di San Bonaventura. Un lungo ponte pedonale separa Civita di Bagnoregio dalla contemporaneità, mentre, al suo interno, tutto è antico e caratterizzato dal colore rossiccio delle pietre impiegate per le antiche costruzioni.

Il nostro consiglio? A letto presto e con tutto già pronto per una visita di prima mattina anticipando il flusso turistico e godendo della migliore illuminazione naturale della località.

4.Tuscania

La Basilica di San Pietro e la Chiesa di Santa Maria Maggiore, entrambe in stile romanico costituiscono la principale attrazione della cittadina di Tuscania che si trova a metà strada tra Viterbo e il Mar Tirreno. Oltre a ospitare i due ammirati gioielli dell’architettura religiosa medioevale, Tuscania è anche una località piacevole scandita da antiche architetture che creano incantevoli prospettive invitando il visitatore a percorrere piazze, strade e vicoli per lo più assorti nel silenzio. Dal pittoresco Largo delle Sette Cannelle dove si trova l’omonima fontana, si raggiunge il quieto Parco Tor di Lavello con una meravigliosa vista panoramica sulla valle e sul Colle di San Pietro per poi inoltrarsi nel complicato reticolo di strade che raggiunge la Porta di San Marco distante pochi solo passi dal Museo Archeologico Tuscanese che conserva straordinarie testimonianze sepolcrali etrusche.

Il nostro consiglio? Dopo la visita, pranzate in uno dei ristorantini di Tuscania, noi abbiamo scelto con grande soddisfazione la trattoria La Botte Piccola…

5.Palazzo Farnese (Caprarola)

Posto nella sommità del colle che accoglie la località di Caprarola, il Palazzo Farnese nacque come fortezza dalla struttura pentagonale. Abbozzato dal Sangallo e sapientemente trasformato in maestosa residenza cinquecentesca dall’architetto Jacopo Barozzi da Vignola per la potente casata dei Farnese, si tratta di uno dei migliori esempi di dimora di epoca manierista e di uno dei più affascinanti edifici rinascimentali di tutta Europa. Costruito nel XVI secolo, il palazzo è riccamente decorato con affreschi che ne percorrono le pareti e soffitti senza soluzione di continuità. Tra gli ambienti più suggestivi vi è la maestosa scalinata a chiocciola denominata Scala Regia. Nel retro del palazzo è ospitato un grande parco con spettacolari giochi d’acqua, cascate, sculture e giardini all’italiana.

Il nostro consiglio? Nella stanza del Mappamondo dedicate del tempo alla ricerca delle curiose incongruenze tra le antiche mappe rappresentate e la geografia come oggi la conosciamo

6.Montefiascone

Tra Marta, Bolsena, Capodimonte e Montefiascone, le coste del Lago di Bolsena sono costellate di località piacevoli e ricche di storia. L’antico borgo di Montefiascone è posto nella sommità del più alto dei Monti Volsini e offre il più bel panorama del lago con i suoi caratteristici isolotti. Il belvedere si trova nella cima del paese presso i giardini della Rocca dei Papi. La località laziale ospita anche due straordinari esempi di architettura religiosa, la cinquecentesca Cattedrale di Santa Margherita edificata a due livelli e con una delle cupole più grandi d’Italia e la chiesa romanica di San Flaviano con la insolita caratteristica di essere costituita da due edifici sovrapposti: due chiese vere e proprie.

Il nostro consiglio? Visitatela al tramonto lasciandovi intrattenere dal magnifico panorama del lago di Bolsena

7.Parco dei Mostri di Bomarzo

Il Parco dei Mostri o Sacro Bosco di Bomarzo è un antico parco pensato per coloro che errano vaghi di veder meraviglie alte et stupende. Non mancano, infatti, numerose sorprese e c’è persino una casa storta ancorché perfettamente stabile ed anzi è sopratutto stabile, ma storta… Ci sono anche numerose figure mitologiche come quelle di Ercole e Caco, ma cosa stanno facendo in quella posizione così compromettente? Chiaramente, non mancano i mostri a partire dall’Orco che ha per lingua uno scultoreo tavolo da picnic… Il Sacro Bosco fu realizzato nella seconda metà del XVI secolo su volontà del principe Vicino Orsini che vi concentrò tutte le sue ispirazioni, fascinazioni, ricche conoscenze e anche qualche frustrazione… I monumenti sono curiosissimi anche se la fattura lascia un po’ a desiderare forse a confermarci il fatto che non siamo in un parco d’arte, ma in un parco alchemico, esoterico, filosofico e anche e sopratutto maledettamente ermetico. Il percorso è libero, ma il tragitto è obbligato se vorrete compiere il vostro cammino iniziatico verso la più alta comprensione dell’ineffabile…

Il nostro consiglio? D’obbligo andarci di prima mattina quando i mostri sono ancora assopiti…

8.Vitorchiano

Ai piedi dei Monti Cimini, il borgo medioevale di Vitorchiano merita assolutamente una visita per la sua conformazione, la posizione e l’atmosfera che si respira tra i suoi stretti vicoli e le sue piazzette. Posto su una rupe tufacea strapiombante, vi si accede attraverso la Porta Romana, principale interruzione della possente e perfettamente conservata cinta muraria connotata dalle torri quadrilatere. Al suo interno, il paese è percorso da stretti vicoli che offrono ovunque pittoreschi scorci e piacevoli prospettive. Non mancano architetture di pregio come l’antica Porta Madonna della Neve, le chiese della S.S. Trinità e di Santa Maria Assunta o il Palazzo Comunale. Fate caso anche alle curiose Casa della Strega e Casa del Rabbino. Una meta fortemente suggestiva, silenziosa, appartata e rimasta, nei secoli, intoccata. Non dimenticate, inoltre, di conoscere la storia dei Fedeli di Vitorchiano

Il nostro consiglio? Uscendo dal paese, visitate l’unica statua Moai al mondo posta al di fuori dell’Isola di Pasqua, ma vi pare cosa di poco conto?

9.Soriano nel Cimino

La visita a Soriano nel Cimino può diventare un vero e proprio salto all’indietro nel tempo. Il paese è distinto nella rocca medioevale che si sviluppa attorno al Castello Orsini eretto nel duecento da Papa Nicolò III Orsini e nel piacevole abitato che si trova alla sua base e che ospita la pregevole Chiesa di San Nicola di Bari e il Palazzo Chigi-Albani edificato dal Vignola. All’interno dell’antico borgo, risalendo i vicoli che conducono alla possente fortezza, ci si ritrova letteralmente in un’altra epoca tra pittoresche case in pietra precariamente affiancate l’una all’altra e, per lo più, disabitate. Giunti al castello si può godere di un magnifico panorama a 360 gradi sull’intera area. La località di Soriano nel Cimino è posta alla base del Monte Cimino e dai suoi 490 metri s.l.m., è il punto ideale per iniziare un escursione lungo la rinomata, rinfrescante e suggestiva Faggeta

Il nostro consiglio? Se siete amanti del mistero, scendendo da Soriano nel Cimino a Vitorchiano, fermatevi presso la Fontana del Duca dove aleggia lo spirito di una fanciulla insieme alle note del suo flauto…

10.Calcata Vecchia

cosa visitare nella tuscia

Posta a strapiombo su uno sperone tufaceo, Calcata Vecchia si affaccia sulla Valle del Treja ed è immersa in una natura incontaminata ed affascinante. Raggiungibile a piedi (10 minuti) da Calcata Nuova, la località laziale non è solo suggestiva, ma ha anche due straordinarie singolarità. La prima è la sua strana sorte di paese abbandonato e, successivamente, nuovamente, ma diversamente abitato. Nel 1935, infatti, Calcata fu ritenuta poco sicura e i suoi abitanti furono reinsediati nel paese omonimo di nuova costruzione. Il borgo divenne una vera e propria ghost town. Dagli anni ’60, tuttavia, nuove persone e in particolare artisti e hippie hanno iniziato ad abitare e anche a decorare le vecchie case in pietra di Calcata. La seconda singolarità è stata la secolare presenza presso la Chiesa di Calcata di un reliquiario contenente il presunto prepuzio di Gesù Cristo. Nel 1983, il reliquiario fu rubato (oppure fatto sparire proprio dal Vaticano) e con esso una delle più incredibili reliquie mai collezionate dalla Chiesa, il Santo Prepuzio…

Il nostro consiglio? Visitate Calcata sopratutto per la natura che la circonda

Non possiamo che suggerirvi di visitare la Tuscia laziale e le sue infinite mete di interesse dedicandovi tutto il tempo necessario per un’esplorazione lenta e accurata, ma anche senza troppo restare fermi…

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18 pensieri su “La Tuscia laziale in 10 mete straordinarie

      1. Accidenti che responsabilità! Allora. Due luoghi mi sono venuti in mente. Uno lo visitai una quindicina di anni fa, quando ormai non vivevo più in zona. L’isola Bisentina all’interno del lago di Bolsena. Isola privata e ricca di fascino. Purtroppo però oggi non è più visitabile. E la cosa mi dispiace molto. Avrei voluto tornare e poterla rivedere con un altro sguardo, e con la fotocamera con me. Un altro posto è nei miei sogni. Nel senso che non l’ho mai visitato ma ne ho sentito molto parlare. Si tratta dell’area archeologica di Ferento, con il suo teatro romano, vicino a Viterbo. Nella mia immaginazione è un luogo stupendo … poi chissà … dovrei andare e scoprirlo … Ecco, queste sono due cose che mi sono venute in mente così, a caldo … senza stare a pensarci troppo sopra. Certo è che quella zona è ricca di meraviglie, piccoli paesi sconosciuti che hanno un fascino particolare, ricca di necropoli etrusche che fanno viaggiare indietro nel tempo, ricca di scorci naturali mozzafiato. Forse sarò un po di parte, dato che un pezzettino del mio cuore è ancora li, ma per me quei luoghi sono speciali

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      2. Infinitamente grazie del dettagliato commento… l’isola Bisentina è stata una vera e propria scoperta… ho visto le foto online ed è veramente bella. Ho letto anche che è in vendita per appena 6 milioni di euro, magari facendo una colletta… Che dire? Infinite grazie!

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  1. Ordunque: la #3 visitata e la #7 è già da tempo nella wishlist.. Preso nota degli altri posti, sei (o siete? Parli in prima persona plurale…) Eppure io per andare a Civita di Bagnoregio feci la triade di Pitigliano, Sorano e Sovana che a meno tu non ne abbia già parlato altrove, ti/vi consiglio 🙂

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    1. Bellissima Pitigliano (nel blog trovi il recente post sul suo antico ghetto ebraico) e anche Sorano, mentre Sovana ci (siamo in due) è sfuggita… Nel post mi sono limitato alla Tuscia contemporanea, quella storica è immensa e andrà più volte nuovamente esplorata (a dire il vero non ne conosco neppure i confini)… Ti ringrazio molto del tuo passaggio… a presto!

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