Siamo in Olanda, nel parco nazionale Biesbosch o De Biesbosh, uno dei rari bacini d’acqua dolce caratterizzati da fenomeni di marea e unico in Europa. Il parco è costituito da una fitta rete di canali e ruscelli che delimitano isole fluviali fangose o sabbiose. La vegetazione consiste prevalentemente di foreste di salici e di densi canneti. Dal 2016, il parco De Biesbosch ospita il rinnovato centro museale e didattico Biesbosch Museum Einland, dove poterne comprendere la storia e le caratteristiche. Scopritelo insieme a noi…
LA VISITA IN BREVE Aperto tutto l’anno (da martedì a domenica) il Biesbosch Museum Einland può essere raggiunto in automobile o affittando una bicicletta nella vicina città di Dordrecht (distante 10 km dal museo). Il museo è raggiungibile in auto da Werkendam o da Dordrech, in questo caso attraversando con il traghetto il canale Nieuwe Merwede (2,50 euro a tratta/auto). Il biglietto per l’ingresso all’esposizione museale costa 8,50 euro. Con partenza dal museo sono organizzate crociere nei canali del parco della durata di circa un’ora. Il costo della crociera più ingresso al museo è di euro 16,50 . Il parcheggio è gratuito. L’indirizzo del museo è De Hilweg 2, Werkendam.
Il Biesosch Museum nasce allo scopo di illustrare le caratteristiche e la storia del parco nazionale De Biesbosh a partire dalla prima inondazione, l’Inondazione di Santa Elisabetta, avvenuta nel 1421. L’edificio ha anche la funzione di centro accoglienza per i visitatori e di punto di partenza per le gite esplorative che possono avvenire a piedi, in bicicletta o in barca. Radicalmente ristrutturato nel 2016, il progetto architettonico è dello Studio Marco Vermeulen di Rotterdam. Il museo è da subito diventato una delle mete olandesi più ambite dagli amanti della natura.
Prima del suo contenuto, il rinnovato centro espositivo olandese colpisce il visitatore per la sua architettura fortemente caratterizzata dalle molte soluzioni adottate per minimizzarne gli impatti ambientali. Sotto questo profilo, si tratta di una delle opere europee più evolute con la straordinaria caratteristica di essere perfettamente inserita nel contesto naturalistico del parco De Biesbosh (9.000 ettari).
Esternamente, l’architettura del Biesbosch Museum Einland è caratterizzata dal tetto sormontato dal manto erboso (tetto verde) che ne riduce l’impatto visivo rendendo il volume dell’ampio edificio (1.300 metri quadri) perfettamente compatibile paesaggisticamente. Il tetto è dato da una originale composizione di piramidi verdi ciascuna corrispondente all’ambiente sottostante. Un percorso pedonale su una lunga passerella consente di risalire la sommità dell’edificio per una vasta panoramica a 360 gradi sull’area. Un’ampia e caratterizzante vetrata separa la hall, biglietteria, museo e bar ristorante dell’edificio dalla terrazza.
Osservandolo dall’esterno, l’edificio appare come un’opera di land art annunciando già dall’aspetto il criterio green della sua formulazione progettuale e costruttiva. Il visitatore ne percorre gli spazi comuni interni e esterni senza percepire alcuna separazione tra il costruito e lo straordinario contesto naturalistico. Escludendo le sette stanze a pianta esagonale dedicate alla esposizione museale, lo spazio è liberamente fruibile sia all’interno che all’esterno.
Il museo racconta il passato, il presente e il futuro dell’area. Dalla creazione del Biesbosch a seguito della Inondazione di Santa Elisabetta del 19 novembre del 1421, all’uso contemporaneo del territorio come immensa fonte d’acqua dolce e di legname pregiato, sino al futuro dell’area e ai progetti per la sua rinnovata messa in sicurezza e per la sua valorizzazione ambientale, economica e turistica. Una interessante sezione racconta del periodo durante l’occupazione nazista quando le wetland del Biesbosch divennero l’ideale luogo di rifugio per la resistenza partigiana, per gli ebrei e per i piloti britannici. Il museo è interessante e organizzato in modo impeccabile.
Percorrendo gli spazi interni e la terrazza del Biesbosch Museum il visitatore percepisce una sensazione di libertà e un invito al movimento e all’esplorazione. Non possiamo che raccomandarne la visita, magari dopo una sosta nella piacevole località di Dordrecht…