Ci sono infinite ragioni per visitare la regione frontaliera francese dell’Alsazia e tra queste c’è il gusto di trascorrere una vacanza piacevole e rilassante lontani dal turismo mordi e fuggi, anche perché, in questo territorio, c’è poco da mordere e non viene alcuna voglia di fuggire. Qui, troverete alcuni suggerimenti per un itinerario alsaziano doc. Buon viaggio!

La parola “Alsazia” viene ascoltata per la prima volta nei banchi di scuola quando annoiati professori di storia la citano insieme alla Lorena per spiegare le ragioni delle grandi guerre moderne europee. Successivamente, resta impressa nella memoria per il suo suono melodioso e elegante perché sono rare le occasioni di una sua successiva menzione. Chi la visita, tuttavia, scopre che si tratta di una regione ricca di meravigliosi paesaggi naturali, di spunti storici, artistici e architettonici e di affascinanti e immutate tradizioni: in fondo, siamo proprio nel cuore dell’Europa…
Visitare Strasburgo, la capitale dell’Alsazia
La città di Strasburgo offre un centro storico molto esteso dominato dalla maestosa cattedrale gotica di Notre-Dame de Strasbourg. Le architetture sono caratterizzate dalle onnipresenti costruzioni a graticcio che rendono il panorama urbano curioso e pittoresco. Il centro storico comprende l’area denominata Petite France dove i quattro canali formati dal fiume Ill offrono una magnifica prospettiva sulle perfettamente restaurate architetture tradizionali.


Strasburgo è una città estremamente vivace, multietnica e con molti punti di interesse storici, artistici e architettonici che attirano turisti da ogni dove. Ricca di locali accoglienti e dedita a una quotidianità dal ritmo molto intenso, la città è il luogo ideale per vivere la dimensione metropolitana in una regione che, per il resto, è caratterizzata da borghi e cittadine di dimensioni molto ridotte.


Oltre alla passeggiata nel centro storico, a Strasburgo, visitate il Museo di Arte Moderna e Contemporanea, raggiungete la Sinagoga della Pace che nel 1954 prese il posto di quella distrutta dai nazisti nel 1940 che sorgeva nel lungofiume Kléber, sostate nei giardini di Place de la République e fate una breve sosta davanti la Casa Egizia posta nell’elegante Quartiere Tedesco e che presenta nella facciata in stile liberty un curioso affresco in stile egiziano. Infine, sedetevi in uno dei molti locali che si trovano nella centralissima Grand Rue come ad esempio l’Arti Chaut… Se avrete più tempo e la pazienza di prenotare una visita, a Strasburgo potrete accedere anche al parlamento europeo…


Quattro passi a Colmar
Colmar è una cittadina magnifica; accogliente, architettonicamente coerente poiché ovunque caratterizzata dai prospetti degli edifici a graticcio e, per questa ragione, decisamente pittoresca. Colmar è, inoltre, ricca di locali autentici e in particolare di pasticcerie, panetterie, ristorantini e enoteche che propongono le molte specialtà della tradizione alsaziana come il brezel o i vini che rappresentano il prodotto più fieramente e accuratamente offerto.


La passeggiata all’interno del centro storico avviene in poco più di un’ora, ma bisogna mettere in conto le molte soste perché, qui, è impossibile non lasciarsi attirare dalle infinite bontà messe in vetrina da commercianti maledettamente gentili e accurati nella loro proposta. Per procedere in modo ordinato basterà raggiungere l’ufficio informazioni che è posto di fronte al museo Underlinden, dove, quest’ultimo, rappresenta già una necessaria meta per gli appassionati di arte antica e moderna. L’ufficio informazioni mette a disposizione gratuitamente comode mappe turistiche che consentono di raggiungere tutte le mete più significative della città senza trascurare le vie dove si trovano i locali più attraenti.


Il visitatore raggiungerà comunque il quartiere più celebrato di Colmar: la Petite Venise, dove, innumerevoli costruzioni a graticcio dai colori particolarmente vivaci costeggiano il placido fiume Lauch. Poco più in là c’è il mercato al coperto che rappresenta un’ottima soluzione per un veloce, ma gustoso, pranzo, quindi, si prosegue visitando il pittoresco e antico quartiere dei Tanneurs o dei Conciatori, che nuovamente offre splendidi esemplari di case a graticcio a tre o a quattro piani.

Il landmark della città è la cattedrale gotica di San Martino che rappresenta anche il luogo più frequentato dai turisti insieme alle vie che da qui portano ai tre edifici più rinomati della città, la Maison Adoplh che è la casa più antica di Colmar, la Maison Pfister, considerata quella più elegante e la Vecchia Dogana o Koifhus che si fa notare per il tetto rivestito con tegole smaltate multicolore. Non servirà cercare questi edifici perché il centro è molto piccolo e lo si percorre per intero in breve tempo, soste a parte …

Una curiosità, all’ingresso della città, al centro di una rotonda stradale, ci si imbatte nella decisamente curiosa replica della Statua della Libertà. La ragione è che a Colmar nacque l’architetto Auguste Bartholdi (1834 – 1904) che fu colui che progettò il celebre monumento. Al progettista è dedicato anche un museo monografico, il Bartholdi Museum che si trova nel centro storico della città.
Paesi da favola
I paesi più caratteristici dell’Alsazia sono, per lo più, posti nei dintorni di Colmar. Per apprezzare le caratteristiche comuni di queste località che sono conservate in modo esemplare, suggeriamo di visitare Ribeauvillé, Riquewihr e Kayserberg, tutte poste lungo la rinomata Reoutes des vins d’Alsace.

Ribeauvillé, è un paese fiabesco, dove i prospetti a graticcio, le immancabili e coreografiche storture dei vecchi palazzi e i colori accesi delle loro facciate, rappresentano la principale attrazione per il visitatore.
Questa ridente cittadina rappresenta la quintessenza dell’Alsazia: è forse il villaggio più emblematico della bellezza alsaziana grazie ai suoi vicoli stretti e acciottolati su cui si affacciano stupende case a graticcio dai colori pastello ricoperte di vasi fioriti.
Da Alsazia.info
La casa seicetesca Pfifferhus, la torre Matzgerturm o Tour des Bouchers che si alza sopra i tetti del paese e che divide la città vecchia dalla città nuova, la magnifica vista che dal corso principale si ha del castello di Saint-Ulrich che la domina dall’alto, i molti e estremamente curati negozi di specialità e articoli da regalo, le vinerie decisamente accoglienti e la curiosa statua di un pifferaio, rappresentano solo alcuni spunti per visitare e conoscere questa magnifica località.



A soli cinque chilometri da Ribeauvillé c’è Riquewihr che ne condivide tutte le caratteristiche salienti; anche in questo caso, il paese sembra sia rimasto immutato per quasi mezzo millennio offrendosi al visitatore con le medesime e perfettamente conservate architetture erette tra il XV e XVI secolo. Riquewihr è circondata dai vigneti disposti sulle colline circostanti che rendono il paesaggio decisamente suggestivo e che testimoniano la particolare vocazione di questa località per il vino, principale motivo della sua rinomanza.

Ancora una volta le architetture a graticcio sono la principale attrazione e, in questo caso, possono essere letteralmente scoperte percorrendo gli stretti e solitari vicoli che si diramano dal corso principale, la Rue du General de Gaulle.


Emblema della città è la torre alta 25 metri denominata Dolder che in alsaziano significa “il punto più alto”. Questa torre costituiva il punto di accesso alla città che, per il resto, era cinta da un muro difensivo. I più curiosi potranno dedicare anche una visita al minuscolo, ma prezioso museo dedicato all’illustratore Jean-Jacques Waltz (1873 – 1951), meglio conosciuto come Hansi; si tratta di un personaggio particolarmente celebrato in questo territorio poiché molte delle sue opere avevano come soggetto una dura critica verso i tedeschi che a seguito della guerra Franco-Prussiana e nuovamente durante la Seconda Guerra Mondiale, occuparono questa regione.
Kayserberg è posta a 820 metri di altezza ed è dominata da un torrione che può essere raggiunto salendo la scalinata che inizia dal retro del municipio. Anche questa cittadina si caratterizza per l’architettura a graticcio che viene interrotta esclusivamente dalla chiesa in stile gotico di Sainte Croix. Tra tutte è questa la località che più ci ha colpito; vuoi per la sua pacifica quotidianità, vuoi perché, di sera, qui, si possono frequentare locali e ristoranti decisamente memorabili!



Memoriale dell’Alsazia- Mosella
Una visita decisamente istruttiva e particolarmente coinvolgente può avvenire presso il Memoriale dell’Alsazia-Mosella presso la località di Schirmeck a circa cinquanta chilometri a sud di Strasburgo. Il memoriale è posto lungo il versante di uno dei colli che anticipano la catena montuosa dei Vosgi e si presenta come una costruzione moderna caratterizzata da una immensa terrazza rivolta verso la valle frontestante, la valle della Bruche. All’interno di questo edificio è possibile compiere un percorso didattico dove vengono esposte tutte le fasi salienti del complicato percorso storico di questa regione a partire dallo sconvolgimento prodotto dalla guerra franco-prussiana (1870) e sino alla pacificazione tra Germania e Francia e, più in generale, tra i paesi europei a seguito delle immani tragedie della seconda guerra mondiale.

Il percorso ricorda un po’ quello di un tunnel degli orrori; vuoi perché gli ambienti simbolo delle diverse fasi storiche narrate sono stati ricostruiti con una sorprendente dovizia di particolari, con tanto di effetti sonori, vuoi perché si tratta di un percorso obbligato che avviene prevalentemente in ambienti scarsamente illuminati e, infine, perché quanto si vede è decisamente impressionante. L’accento è necessariamente posto sugli anni della seconda occupazione tedesca, quella che iniziò con l’invasione avvenuta a maggio del 1940 e terminò quattro anni dopo, quando le forze alleate liberarono anche questa regione.


Non voglio svelare di più su questo luogo perché l’effetto sorpresa è decisamente importante affinché la visita avvenga in modo stimolante. Qualora deciderete di andarci, ricordatevi di chiedere alla reception la ragione del particolare orientamento della terrazza: scoprirete così che anche questo elemento ha un preciso significato. Testi e audio-guida sono realizzati in inglese, tedesco e, ovviamente, in francese: non è disponibile l’italiano. Il biglietto di ingresso può essere acquistato in abbinata con quello di un altro memoriale che si trova a poca distanza: il memoriale di Natzweiler-Struthof.
Il memoriale di Natzweiler-Struthof
A poca distanza del Memoriale dell’Alsazia-Mosella sorge un altro memoriale e, questa volta, quanto si vede è la parziale ricostruzione di ciò che effettivamente fu realizzato in prossimità del paese di Natzweiler posto nel versante ovest della catena montuosa dei Vosgi. In questa località, i nazisti, durante gli anni dell’occupazione tedesca della Francia (1940 – 1944), fecero costruire il famigerato campo di lavoro di Natzweiler-Struthof, l’unico presente all’interno del territorio francese.

Il memoriale si articola in tre aree: la prima è quella costituita dal moderno centro di documentazione, la seconda è quella che corrisponde all’area dove erano presenti le baracche dei detenuti, il forno crematorio, le docce, la mensa e gli uffici dei militari addetti alla sorveglianza, infine, la terza è posta due chilometri più a valle dove all’interno di una anonima casa contadina venne creata una vera e propria camera a gas. Per approfondire questa meta potete leggere il post dedicato cliccando qui, oppure, potete visitare il sito web del memoriale.
Il castello di Haut-Kœnigsbourg
Il castello di Haut-Kœnigsbourg è una della mete più ambite dell’Alsazia. Qui, i turisti si accalcano quotidianamente per visitare quello che viene descritto come “un gioiello dell’architettura medioevale”. Posto a settecento metri di altezza, sulla cima del monte Stophanberch, il castello rappresenta più che altro un’ottima meta per osservare dall’alto il magnifico panorama della pianura del Reno; il suo interno e le sue ristrette pertinenze, in realtà, non offrono particolari spunti e l’enorme flusso di persone che rumorosamente lo affollano, inoltre, rende la visita decisamente poco suggestiva.
L’imponente fortezza risale al dodicesimo secolo, ma la attuale architettura è il risultato della sua riedificazione avvenuta nel corso del quindicesimo secolo; in realtà, ciò che vediamo è prevalentemente il frutto di un accurato e esteso restauro voluto nel 1899 dall’Imperatore Guglielmo II che decise di realizzare in questo edificio un museo e più in generale di trasformarlo nel simbolo di un’Alsazia nuovamente tedesca. I lavori furono realizzati in modo ineccepibile, ma terminarono proprio nel 1918 quando la regione e il suo celebre castello tornarono in mano francese. Andarci? Sicuramente si se avete la passione per i castelli medioevali e se volete togliervi la curiosità di vedere dal vivo il complesso fortificato che ispirò Walt Disney quando si trattò di disegnare il castello della Bella Addormentata bel Bosco.
Una salto a Mulhouse prima di rientrare
Mulhouse è una città decisamente interessante. Famosa per il suo trascorso industriale e, oggi, per i molti musei che la circondano come quelli della Città dell’Automobile e della Città del Treno che raccolgono due tra le collezioni di mezzi più importanti al mondo, la città alsaziana offre anche un centro storico molto vivace dove non mancano diversi spunti per una piacevole passeggiata.

Atmosfera cosmopolita e una varietà di architetture che spaziano dal tradizionale graticcio, all’art nouveau, dallo stile moderno a quello post moderno, costituiscono la principale attrazione insieme alla chiesa protestante di Santo Stefano, Saint Etienne, e al pittoresco municipio realizzato in stile rinascimentale renano, entrambi posti nella centralissima Place de la Réunion.


Caspita, ogni foto di questo articolo mi fa venir voglia di alzarmi dalla sedia e partire: ma quanto sono adorabili le casette di Colmar?
Il tuo articolo è interessantissimo e ricco di cose da vedere se si ha in programma un viaggio in Alsazia.
Spero vivamente di scoprire presto questi posti meravigliosi, intanto, grazie per averli condivisi con me ❤
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ti ringrazio molto … e molto è dir poco … se un giorno cercherai quiete, buon vino e infiniti spunti fotografici, l’Alsazia sarà la meta ideale … grazie ancora del tuo commento decisamente incoraggiante …
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Ogni volta che visito questo blog mi viene voglia di mollare tutto e prendere il primo aereo disponibile.
Bellissime foto, complimenti!
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Grazie!
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