Dopo la seconda guerra mondiale in alcuni paesi dell’impero sovietico furono innalzati maestosi e dominanti monumenti inneggianti le “madri del socialismo”. Combattenti, ospitali, fiere e protettive, le “madri” continuano ancora oggi a guardare dall’alto Tirana, Kiev, Volgograd, Yerevan e Tbilisi: andiamo a conoscerle di persona…
I monumenti alle Madri Nazionali del Socialismo sono posti in bella vista e spesso all’interno di vasti memoriali dedicati agli eroi nazionali della Grande Guerra Patriottica. Oggi, le “madri” rappresentano uno dei pochi lasciti del regime sopravvissuti all’inevitabile abbattimento di statue e monumenti durante l’affannoso processo di de-sovietizzazione. Non più espressione dell’importanza della donna nella costruzione e nella difesa del socialismo, le imponenti statue hanno assunto il nuovo compito di esprimere i tratti più ambiti e meritevoli di essere esibiti dei diversi “caratteri nazionali”, la fierezza ad esempio…
La Madre Patria Chiama – Volgograd, Russia
Posizionato sulla collina di Mamaev Kurgan a Volgograd (prima Stalingrado), il monumento La Madre Patria Chiama fa parte di un vasto memoriale dedicato agli eroi della sanguinosa Battaglia di Stalingrado (1942-1943). Inaugurata nel 1967, la statua è subito diventata il landmark di una città resa drammaticamente celebre dalla più cruenta battaglia mai svoltasi in un centro abitato. Il basamento è in calcestruzzo, mentre la statua è realizzata prevalentemente in acciaio. Alta 85 metri, ricorda sia lo stile realista sovietico sia quello classico greco diventando un’immensa rappresentazione allegorica della Madre Russia. Per gli amanti dei numeri, la statua pesa, nel suo complesso, 7.900 tonnellate, 600 tonnellate in più della torre Eiffel…


La Madre Patria Chiama – Kiev, Ucraina
Il monumento è posizionato nella sommità di una collina artificiale della capitale ucraina. Inaugurata nel 1981, la statua è alta 62 metri e poggia su un basamento in calcestruzzo alto 40 metri. La Madre Patria tiene nella mano destra una spada e in quella sinistra uno scudo che continua a esporre il simbolo dell’Unione Sovietica. La statua è realizzata in acciaio al titanio e all’interno del basamento vi è un memoriale che espone numerose placche marmoree con incisi i nomi dei soldati e operai che hanno ricevuto il titolo di eroi dell’Unione Sovietica.


Statua di Madre Albania – Tirana, Albania
Collocata all’interno del Cimitero dei Martiri per la Nazione Albanese, la statua Madre Albania fu inaugurata nel 1971. Alta 12 metri, rappresenta una madre intenta a sorvegliare l’eterno riposo di coloro che hanno dato la vita per lei. La massiccia statua innalza con la mano destra una corona di alloro insieme alla stella sovietica. Interamente realizzata in cemento, la statua poggia su un basamento alto tre metri.

Statua di Madre Armenia – Yerevan, Armenia
Collocata presso il parco Haghtanak Zbosaygi (Parco della Vittoria) posto alla sommità della celebre scalinata monumentale Cascade di Yerevan, la statua di Madre Armenia fu eretta nel 1962 prendendo il posto di un monumento dedicato a Stalin. La statua è alta 22 metri e, comprendendo il basamento, l’altezza complessiva raggiunge i 51 metri. Il basamento è in basalto, mentre la statua è stata realizzata in rame martellato. Madre Armenia esibisce una solida spada che simboleggia la determinazione del popolo armeno nel difendere con forza e fierezza la propria nazione. Il monumento, dedicato in origine ai martiri della Seconda Guerra Mondiale, oggi commemora tutti coloro che hanno perso la vita in difesa della nazione comprendendo anche i militari caduti nella guerra per l’indipendenza del Nagorno-Karabakh (1988–1994).


Statua di Madre Georgia – Tbilisi, Georgia
La Statua di Madre Georgia (Kartlis Deda) è stata eretta nel 1958 nella sommità del colle Sololaki che domina la magnifica capitale del piccolo stato caucasico. Fu realizzata in legno per celebrare i 1500 anni dalla fondazione di Tbilisi. Dopo i festeggiamenti, infatti, era prevista la sua rimozione. Poiché fu particolarmente apprezzata, si decise di ricoprirla con lastre di alluminio per renderla permanente. Nel 1997, la statua venne ricostruita con un disegno leggermente modificato. L’attuale monumento è alto 20 metri. Diversamente dalle altre Madri del Socialismo, quella georgiana tiene in mano non solo una spada, ma anche una coppa di vino: la prima come minaccia per i nemici dello stato caucasico, la seconda come segno di benvenuto per coloro che lo raggiungono in pace. In questo caso, inoltre, la statua “indossa” un abito tradizionale sottolineandone il “carattere” nazionale.



Ci sono altre immobili Madri del Socialismo, come, ad esempio, quella bulgara eretta nella città di Pleven, ma quelle che qui vi ho presentato sono i monumenti più imponenti e che continueranno imperterriti e con fierezza a dominare gli skyline delle “loro” città.
Ti è interessato questo post? Allora ti consiglio di leggere anche:
3 pensieri su “Le fiere e immobili “Madri del Socialismo””